Mercoledì 15 dicembre 2010
Viaggio Foggia - Roma
Queste Frecce scoccate sui binari delle nostre ferrovie sembrano procedere piuttosto spedite, si vede che anni di prova sotto il nome di Pendolino sono serviti: quando i miei viaggi in treno erano ancora frequenti, ci voleva una seduta spiritica per prevedere la discrepanza tra orario di arrivo previsto ed effettivo; da qui il nome evocativo di facoltà medianiche.
La mia amica inglese che si chiama come una pianta e un'autovettura è rimasta allibita sapendo che il nostro premier si è recato in Russia per elargire consigli al suo amico e collega Putin sull'efficienza ferroviaria. Un'inglese può non rassegnarsi mai al nostro sistema di trasporti su rotaia e alle nostre Poste, non è detto che vent'anni di assidua frequentazione siano sufficienti. Noi stessi probabilmente non riusciamo a metterci l'anima in pace, figuriamoci i figli di un popolo in cui ogni fila è una fila indiana ordinatissima e silenziosa.
Comunque l'altro giorno, mentre attendevo il cambio turno all'ufficio postale, riflettevo sulla mia indiscussa fortuna: perché abito proprio lì, vicino a quella concentrazione particolare di impiegati efficienti e cortesi; sinora ne ho beccato soltanto uno che non riesce a fare due cose contemporaneamente, per cui se un collega si rivolge a lui resta con le mani paralizzate a mezz'aria anche se sta facendo la cosa più semplice dell'universo postale... ci sta, la media dell'impeccabilità non è di questo pianeta e in fondo quando tace lavora bene come gli altri.
Tornando ai treni, questo nuovo modo di viaggiare rapidamente ha cambiato tutto, insieme all'avanzare tecnologico: computer portatili, lettori mp3 e telefonini hanno soppiantato la chiacchierata tra sconosciuti e i panini avvolti in carta stagnola, ognuno è isola in un mare silenzioso in cui in qualsiasi momento, galleria permettendo, si possono scatenare conversazioni d'affari ad alta voce, oggi tocca ai corsi di formazione come argomento dominante, con intermezzo privato di un giovane omosessuale afflitto per la separazione (già da quattro ore!!!) dal suo amore.
Più vanno veloci, queste Frecce, più mi viene da vomitare nei tratti di montagna, specie oggi che siedo in senso contrario a quello di marcia. Ossignore!
Domenica 19 dicembre 2010
Viaggio Roma - Foggia
Conversazione tra uno psicologo della Polizia, zio di un miracolato da Padre Pio - "è il figlio di una mia sorella" - e una laureata in scienza dell'educazione; ingredienti: associazioni, case famiglia, bambini autistici, piscina.
Io leggo "Intervista sull'identità" di Zygmund Bauman (a cura di Benedetto Vecchi), lettura di non poco impegno, faticando a non lasciarmi distrarre da frammenti di discorsi che comunque mi interessano, miracolo compreso.
Lei scende a Caserta, "Ci vediamo il 2 aprile."Resta di fronte a me fino a Foggia un buon padre e buon marito dormiente.
Sorpresa! Oltre il tovagliolo di carta rosso natalizio, il mio panino è avvolto in carta stagnola. Pellicola di alluminio, più correttamente.
Più correttamente?